Autunno è sinonimo di attenzione alla prevenzione dei disturbi influenzali, soprattutto a carico del sistema respiratorio.
Possiamo avere un ruolo attivo nel supportare le nostre difese immunitarie, vediamo insieme come:
1. Difese immunitarie: la pianta simbolo del supporto naturale alle difese immunitarie, regina indiscussa del trattamento del terreno, è l’Echinacea. Nativa del versante Atlantico degli USA e del Canada, è uno dei rimedi per i quali esiste evidenza di efficacia nella stimolazione della risposta immunitaria, documentata da oltre 350 studi scientifici compiuti negli ultimi 50 anni. Dati clinici ne avvalorano l’uso nella prevenzione e nel trattamento del raffreddore, delle infezioni delle vie respiratorie e del tratto urinario. Buoni risultati si sono ottenuti anche nel trattamento delle infezioni fungine e delle recidive da herpes simplex. Gli estratti di Echinacea sono efficaci anche nella modulazione del terreno del soggetto allergico, con una progressiva normalizzazione della risposta immunitaria. Una pianta con un buon profilo di sicurezza, a condizione di non presentare quadri patologici gravi quali tubercolosi, leucocitosi, collagenosi, sclerosi multipla, AIDS, malattie autoimmuni.
2. Vitamina C: stimola il sistema immunitario incrementando l’attività leucocitaria e quella proliferativa dei linfociti. È indispensabile per il nostro organismo, è antinfettiva, partecipa alla distruzione delle tossine, all’utilizzazione del ferro, all’azione delle surrenali, mantiene la resistenza capillare (ricordiamocene quando le nostre gambe ci ricordano le mappe dei fiumi…), aiuta il fissaggio del calcio nelle ossa ed è fondamentale per la sintesi del collagene. Si trova nella verdura e nella frutta, specialmente nella Rosa canina, nel Ribes nero, negli agrumi; ciclicamente può essere consigliabile la supplementazione, soprattutto in vista della stagione fredda e dei benefici a favore del sistema immunitario. A dosaggio adeguato può essere assunta da tutta la famiglia e sono disponibili integratori di origine vegetale, da piante officinali.
3. Vitamina D: oltre a giocare rinomatamente un ruolo cruciale nell’assorbimento del calcio, la vitamina D è un potente immunostimolante e sembra proprio che una sua carenza si associ ad un aumento dell’incidenza delle patologie influenzali. Importante è il suo ruolo nel contrasto di malattie autoimmuni, favorisce una risposta antinfiammatoria naturale e contrasta lo stress ossidativo. Stimola la produzione di proteine muscolari, è parte integrante dei protocolli conto l’osteoporosi ed è un supporto fondamentale per le cartilagini. Ha inoltre un ruolo importante nella modulazione positiva dei cambiamenti del ritmo sonno-veglia. In natura è presente nell’olio di fegato di merluzzo, nel germe di grano, negli oli vegetali, nel polline. Andando incontro a mesi di minore esposizione della pelle al sole, possiamo beneficiare della sua integrazione, fra le fonti di derivazione non animale a nostra disposizione ricordiamo soprattutto i licheni, in particolar modo il Lichene islandico, la Cladonia arbuscula e la Cladonia rangiferina. La supplementazione con vitamina D è possibile anche nei bambini, va evitata in caso di assunzione di preparati digitalici, diuretici tiazidici e calcitonina.
4. Intestino: è la casa del nostro sistema immunitario. È proprio così: l’intestino rappresenta il compartimento più ampio del sistema immunitario. È costantemente esposto ad antigeni e ad agenti immunomodulanti provenienti da ciò che mangiamo e dal microbiota, l’insieme delle popolazioni microbiche che vive in sinergia dentro di noi. In sinergia quanto tutto va bene: se spesso abbiamo la pancia gonfia e il nostro intestino dà chiari segni di disarmonia, siamo probabilmente in presenza di una disbiosi. I processi immunitari che riguardano l’intestino si riverberano sulla gestione immunitaria generale del nostro organismo, per questo non possiamo permetterci di trascurare il nostro benessere intestinale. Omega 3-6-9 e fermenti lattici (ne esistono di specifici anche per l’infanzia) aiutano a riportare l’equilibrio nella nostra pancia. Ricordiamoci poi come siano proprio i bambini a presentare una minore stabilità del microbiota rispetto agli adulti.
5. Relax: conquistiamo il nostro centro e non molliamolo. Aiutiamoci con la riflessologia plantare, i trattamenti olistici, la psicoterapia, la meditazione, lo yoga, ma non lasciamo che lo stress, l’ansia, le preoccupazioni nostre o altrui pesino sul nostro ritmo sonno-veglia e sul nostro equilibrio psicofisico quotidiano. Una pianta su tutte per favorire il sonno e contrastare i lievi stati di ansia: la Lavanda e il suo olio essenziale. Iniziamo diffondendolo nell’ambiente, applicandolo sulle etichette dei vestiti (piccolo trucco per accompagnarci col suo profumo senza toccare la pelle), mettendone qualche goccia sul cuscino prima di dormire. Ci aiuterà a riaprire gli occhi sul mondo con più serenità .
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