Come sta la tua pelle sotto la mascherina?

C’è chi la porta al collo, chi la porta al braccio, chi ha scelto l’immancabile tigrato estivo, chi opta per raffinati motivi Borbonese, chi ne ha dieci di colori diversi, da abbinare a borsa, cintura e scarpe come un vero accessorio: è la mascherina, il must della nostra estate 2020.
Scherzi a parte, la mascherina va portata secondo le modalità previste, deve coprire naso e bocca e va indossata con le mani adeguatamente igienizzate, senza su e giù continui, nasi di fuori e passaggi da una parte del corpo all’altra. E ora che il caldo estivo è definitivamente esploso, la sofferenza cutanea del viso è conclamata. Non parlo ovviamente di chi ha il lusso di vivere in campagna o di starsene per conto proprio, portandola giusto il tempo della spesa settimanale, mi riferisco alle migliaia di persone che soprattutto per motivi lavorativi indossano la mascherina 8 ore al giorno tutti i giorni…e non necessariamente in luoghi adeguatamente freschi.
Come soffre la pelle a causa della mascherina? Non si tratta in realtà di un tema sconosciuto alla comunità scientifica, infatti è stato oggetto di studi già in occasione di epidemie precedenti a quella di covid-19 e ha riguardato soprattutto l’uso dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale sanitario. Sulla base dei dati raccolti, i problemi cutanei determinati dall’uso continuativo della mascherina sono: acne (65%), prurito (56%), rash cutaneo (39%), in misura decisamente inferiore pelle secca e aumento dei pori dilatati.
L’accumulo di vapore acqueo causato dall’esalazione da naso e bocca genera un microambiente umido, principale concausa della comparsa e dell’aggravarsi dell’acne sul viso. Nella patogenesi dell’acne giocano un ruolo l’eccesso di produzione di sebo, la cheratinizzazione in ecc