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Perché rivolgersi al naturopata?


Da anni tengo la prima lezione di naturopatia a Naturovaloris, la scuola di naturopatia di cui attualmente sono direttrice didattica. Si tratta di una lezione bella e complicata allo stesso tempo, bella perché incontro l’entusiasmo dei miei nuovi allievi appena iscritti ad un percorso formativo di ricchezza incredibile, complicata perché devo spiegare chi è il naturopata, di cosa si occupa, cosa può fare in Italia e cosa non deve fare. Quindi via con le definizioni sulla visione olistica dell’uomo, sull’importanza della prevenzione primaria, sulla bellezza di guardare all’insieme e non solo alla singola parte, sul valore di una professione che è in prima battuta educazione e che io conosco bene, dal momento che è dal 2007 che la esercito ogni giorno. Complicata anche perché devo essere efficace e brava nel motivare la scelta della naturopatia, altrimenti sarà molto più difficile che gli studenti ce la facciano a frequentare fino in fondo un percorso che prevede 1500 ore di formazione. Quindi faccio del mio meglio, fra esercizi, condivisioni, esempi pratici e tutto quello che può servire a mantenere viva l’attenzione per due giorni interi.


Sono i confini che ci definiscono e che determinano il nostro territorio, parlo quindi sempre dei limiti della naturopatia. Parlare di limiti in un contesto socioculturale dove il valore è l’illimitato (cavalcato da tutti gli operatori telefonici…) mi rende estremamente impopolare. Il codice deontologico del naturopata del resto parla chiaro: vietato sconfinare nei campi definiti di altre professioni riconosciute e regolamentate per legge. Il naturopata non fa il medico, non fa il nutrizionista, non fa l’estetista, non fa lo psicologo.


Quindi perché dovrei venire da te che sei naturopata?


Non venire da me se ti serve una dieta, se vuoi sapere quanti grammi di pasta mangiare al giorno e quanti di carne a settimana. Vieni da me se vuoi imparare a regolarti da solo con il cibo, ad ascoltare la tua fame e la tua sete, a capire come ti senti quando mangi. Vieni da me per capire come organizzare in modo sano i tuoi pasti, per fare la spesa in modo consapevole, perché quello che è in dispensa prima o poi finisce nel tuo stomaco, per capire se ci sono degli errori nel tuo modo abituale di gestire l’alimentazione e come poterli modificare compatibilmente con la tua vita, il lavoro, le esigenze delle persone con cui vivi.


Non venire da me se ti serve un farmaco. Vieni da me quando i tuoi disturbi sono lievi, subclinici, quando il medico stesso ti ha visitato e ti dice che non c’è niente di significativo. Ma tu hai la pancia gonfia, talvolta digerisci male, ti senti un po’nervoso o spossato, semplicemente non stai bene. Perché allora sì che troveremo le piante officinali giuste per te, in base alla tua storia, alla tua costituzione fondamentale.


Non venire da me quando qualcosa si è rotto in modo irreparabile. Certo, ti potrò dare sempre una mano, ma sarà più difficile. Vieni da me quando inizi a dormire male, quando lo stress ha passato il livello di guardia, quando l’ansia è ancora contenibile ma non sai per quanto, quando le articolazioni ti dolgono ma ancora sopporti bene. Allora sì che potremo studiare il trattamento più giusto per te, con la fitoterapia, i fiori di Bach, la riflessologia plantare, ecc.


Non venire da me se ti serve un massaggio che ti riduca la pancia. Vieni da me se ti serve un trattamento olistico che permetta alla tua energia vitale di scorrere in modo fluido e se alla fine di un trattamento cerchi una restituzione, un feedback su quello che posso aver sentito durante la seduta e su quali rimedi naturali ti potrebbero aiutare. Ti alzerai dal lettino e starai meglio, anche con la pancia.


Non venire da me se dentro di te c’è un nucleo di dolore inaccettabile e intoccabile. Non venire da me se la tua corazza psichica è dura e impenetrabile. Certo, i nostri disagi fisici e le nostre malattie affondano le loro radici nel dolore della nostra storia e il naturopata ti porta gradualmente a contatto con la causa profonda dei tuoi malesseri. Tutto qui. Talvolta basta osservare questo dolore, respirarci dentro e qualcosa si scioglie, nuove energie si liberano. Non sempre basta, quindi ascoltami se ti invio verso professionisti più bravi nel farti elaborare il dolore profondo. Vieni da me quando vuoi capire il perché della tua gastrite, quando vuoi essere ascoltato in pienezza su quelle che ritieni essere le ragioni dei tuoi disturbi e ne vuoi venire fuori, quando le risposte ai tuoi perché restano mute, quando vuoi una mano per guardare alla tua vita come unità di mente e corpo e capire come valorizzarti al meglio.


Sono esigenze reali quelle che portano a rivolgersi al naturopata, ma non comuni a tutti. Serve una mente aperta, il desiderio di mettersi in gioco per fare un passo avanti nella propria vita, un atteggiamento attivo nei confronti della responsabilità individuale verso il proprio benessere. Non è cosa comune a tutti ripeto, ma sempre più persone sono disposte a provare. Magari non sanno nemmeno che un percorso del genere sia possibile, perché siamo stati educati e siamo abituati a logiche più meccaniche. Vengo da te perché mi fa male qui, tu mi dai una pasticca o mi premi il punto x e il dolore se ne va, fine della storia.


Dove è l’essere umano in tutto questo? Dove sono io con i miei pensieri, le mie emozioni, le mie abitudini in relazione a questo dolore? La naturopatia serve per rifondare l’umanesimo nel campo della cura di sé. Mi piacciono gli approcci basati sull’evidenza. Provare per credere.



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