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Rimedi naturali per la menopausa: scopri cosa funziona davvero


Menopausa: come si manifesta?

Menopausa: quali sono i sintomi

In Italia pensiamo subito alle vampate ma, da quanto emerge dalle statistiche di ricerca sul web, quello che sembra preoccuparci più di tutto è il rischio di ingrassare. Se allarghiamo lo sguardo, scopriamo che i sintomi riportati come di maggiore disturbo cambiano da un posto all'altro: in Giappone e India le donne lamentano dolori articolari, nell'America del Sud il disagio è per il calo della libido, negli Stati Uniti i problemi cambiano in base al gruppo etnico di appartenenza. Le vampate sono il disagio principale per le donne afroamericane, i problemi di umore sono prevalenti nelle caucasiche, le ispaniche lamentano prevalentemente disturbi del tratto vaginale e urinario e le donne asiatiche i disturbi della memoria. Ci resta una certezza: ogni menopausa è unica e va affrontata nella sua specificità.

Menopausa: come si manifesta

Come gestire i sintomi della menopausa?

Parliamo poi tanto di sintomi in menopausa, ma trascuriamo il più importante: la cessazione della mestruazione. La cessazione definitiva dei flussi mestruali segna la fine del periodo riproduttivo della vita della donna a seguito del completo esaurimento del patrimonio follicolare ovocitario delle ovaie. La menopausa è un fenomeno che interessa un periodo che varia da pochi mesi a diversi anni e che può essere diviso in due parti: un periodo di pre menopausa, che potrà avvenire approssimativamente fra i 45 e i 50 anni, durante il quale l’ovulazione diviene sempre meno frequente, con un decremento della fertilità e un calo del progesterone (insufficienza luteale), ed un periodo di menopausa conclamata, che solitamente si verifica fra i 50 e i 55 anni, con scomparsa di tutti i follicoli e relativa deprivazione degli estrogeni.

Menopausa senza sintomi

Quanto dureranno i sintomi della menopausa?

"Come va con la menopausa, ha disturbi?" Lo chiedo spesso, quando mi trovo di fronte una donna intorno ai 50 anni senza più mestruazioni. In alcuni casi i disturbi sono vampate, sonno alterato, in altri la risposta è "No, io non ho niente". Approfondendo, scopro che sì, la persona non ha vampate e magari non ha preso peso, ma spesso emergono altri sintomi, come i dolori articolari, i problemi di memoria e i disturbi del tratto genitourinario, troppo spesso accettati con rassegnazione. "Un po' di secchezza vaginale c'è, ma cosa possiamo farci?" Molto, in realtà, soprattutto al sopraggiungere dei primi disturbi, peccato non saperlo. Non solo vampate, quindi: sono tante le conseguenze a cui la deprivazione di estrogeni ci espone e di cui essere consapevoli, per poter intervenire anche con i rimedi naturali al sopraggiungere dei primi segni.

Menopausa: 7 punti da tenere a mente

Cosa succede quando entro in menopausa?

Sintetizzando, le manifestazioni più frequenti a cui può portare il calo degli estrogeni sono:

  1. Fenomeni vasomotori, di cui le vampate di calore sono il sintomo più ecclatante. Dipendono dalla vasodilatazione periferica, con aumento della temperatura cutanea e arrossamento, talvolta è presenta anche sudorazione intensa. Di solito scompaiono dopo 1-2 anni, in seguito all’adeguamento dell’organismo ai diminuiti livelli degli estrogeni. I fenomeni vasomotori sono spesso accompagnati da tachicardia, cefalee, vertigini, insonnia, astenia.

  2. Rischio di aumento delle malattie cardiovascolari: la diminuzione del trofismo dei tessuti dovuta al calo di estrogeni determina un maggior rischio di perdita di elasticità dei vasi, cui può conseguire ipertensione e maggiore rischio di infarto.

  3. Atrofizzazione delle mucose e delle mammelle: assistiamo ad una conseguente diminuzione della quantità di collagene, con importanti conseguenze sul trofismo di mucose e mammelle. La pelle in generale subisce disidratazione e si accelera il processo di invecchiamento, con comparsa di rughe e di macchie cutanee.

  4. Vaginite atrofica e disturbi urogenitali: le mucose in generale subiscono un assottigliamento, la mucosa vaginale tende a presentare disidratazione, con possibile conseguente prurito ed una maggiore incidenza di infezioni. Anche il microbiota vaginale subisce importanti alterazioni, che contribuiscono alla sindrome del tratto genitourinario in menopausa.

  5. Disturbi del sistema nervoso: si presentano insonnia, depressione, perdita di memoria e difficoltà nella concentrazione. La menopausa è una finestra di vulnerabilità da non sottovalutare, nemmeno da questo punto di vista.

  6. Osteoporosi: si presenta soprattutto localizzata alle vertebre e alle ossa lunghe, con disturbi correlati quali artrosi, artralgie alla colonna vertebrale, alle anche e alle ginocchia.

  7. Dismetabolie: si possono presentare sia una predisposizione all’aumento di peso, sia un’eccessiva magrezza. L’adipe tende a localizzarsi a livello addominale e delle spalle.

Gestire la menopausa con i rimedi della natura

Menopausa: quali integratori prendere?

A questo punto, vorrei rassicurare tutti sul fatto che per ogni area di criticità indicata esistono piante officinali forti di evidenze scientifiche significative e rimedi naturopatici di comprovata efficacia per gestire naturalmente i vari problemi elencati sopra. Vediamo ora i 4 livelli di intervento naturale possibili (darò qualche spunto, senza alcuna pretesa di esaustività).


Carenza di estrogeni.

Le piante che ci sono di sostegno sono quelle che contengono fitoestrogeni. Non sono ormoni, bensì elementi presenti naturalmente in molte piante officinali con funzioni e in parte strutture simili al 17 B estradiolo, in grado di esercitare sia un effetto estrogenosimile, che antiestrogenico, a seconda delle necessità (motivo per cui usiamo alcune di queste piante sia in età fertile, sia in postmenopausa).

Di grande efficacia è il Luppolo (non la birra...), in questa pianta sono state osservate importanti percentuali di 8-prenilnaringenina, il fitoestrogeno più potente nel legarsi ai recettori per gli estrogeni. Viene utilizzato per il trattamento delle vampate grazie alla sua azione estrogenica, ma è altresì dotato di proprietà sedative, ipnotiche, antipiretiche, antinfiammatorie e antisettiche. L’assunzione giornaliera di estratto di Luppolo ha effetti favorevoli sui sintomi vasomotori e induce miglioramenti importanti sui sintomi fisici, psicologici e genitourinari della menopausa, anche in fase iniziale.

Altro rimedio fondamentale è la Cimicifuga, per la quale più di 60 anni di studi hanno dimostrato la sua efficacia contro vampate, disturbi dell'umore, insonnia e in prevenzione dell'osteoporosi, il tutto a fronte di un positivo giudizio di sicurezza espresso anche per le donne con un passato oncologico, per cui è controindicato l'uso anche di piante con attività fitoestrogenica (Luppolo, Salvia, Soia, Trifoglio rosso). A lungo infatti si è ritenuto che la Cimicifuga avesse un’attività estrogenica, in realtà si è visto come agisca sui recettori della serotonina. Ovviamente, in caso di pregresse patologie oncologiche, non assumeremo mai nulla senza prima interpellare il nostro medico curante.

Rimedi adattogeni

Le piante adattogene sono quelle che migliorano la nostra capacità adattativa, che ci aiutano a superare le situazioni di stress, concetto intrinsecamente legato a quello di cambiamento. La menopausa è per definizione un momento di cambiamento e transito e può essere supportata con l'aiuto delle piante adattogene. Rimando al mio precedente articolo "Affrontare il cambiamento: le piante ci aiutano a superare lo stress" per una trattazione più ampia dell'argomento, ricordando sinteticamente l'Eleuterococco come importante rimedio di riequilibrio del sistema nervoso, endocrino e immunitario, e la Withania somnifera (Ashwagandhha) come pianta preziosa per supportare la donna nei disturbi dell'umore e del sonno.

Omega 3-6-9

Proteggere la salute anche cardiaca in menopausa

Una supplementazione importante e di natura prettamente alimentare può essere quella quotidiana con olio di semi di Lino (spremuto a freddo), che contiene una varietà di bioattivi antinfiammatori, come fibre fermentabili, composti fenolici come i lignani e gli acidi grassi omega 3 e 6. L’olio di lino possiede anche attività nel regolarizzare la funzione intestinale. Gli omega 3 e 6 sono stati variamente studiati negli anni per l’effetto protettivo da malattia cardiovascolare, aspetto comunque da attenzionare durante la fase menopausale. Attraverso l'olio di Lino diamo supporto all'equilibrio del MALT, tessuto linfoide associato alle mucose, acronimo con cui intendiamo il sistema immunitario collegato alle mucose, che vede importanti collegamenti fra intestino, vagina, uretra, ma anche ghiandola mammaria, tonsille, adenoidi, congiuntiva e mucosa dell'apparato respiratorio. Attraverso l'integrazione con l'olio di Lino miglioriamo l'equilibrio della mucosa intestinale e vaginale, il trofismo della pelle, sosteniamo il sistema cardiovascolare e miglioriamo il quadro lipemico. In alcuni casi il semplice olio potrebbe non bastare e potrebbero essere necessari specifici integratori, ogni situazione va valutata singolarmente.

Cura del microbiota vaginale

La menopausa influisce sulla mia vita sessuale?

In stretta relazione con il microbiota intestinale, l'equilibrio del microbiota vaginale va accuratamente sostenuto, per limitare il proliferare di batteri non simbionti, per migliorare lo stato della mucosa vaginale e per poter beneficiare di una vita sessuale appagante a qualsiasi età. Il microbiota vaginale è un ecosistema dinamico solitamente dominato dal ceppo del Lactobacillus in condizioni di salute. La menopausa vede una diminuzione di lattobacilli e una conseguente alcalinizzazione dell'ambiente vaginale, con conseguente maggiore esposizione ad infezioni e infiammazioni conseguenti, che incidono significativamente sulla qualità della vita, anche sessuale.


Un trattamento di un mese con fermenti lattici del ceppo dei Lactobacillus in dose superiore al miliardo al giorno ha evidenziato effetti positivi sulla corretta predominanza dei lattobacilli a livello della microflora vaginale. La supplementazione con fermenti lattici risulta essere un contributo significativo e senza rischi per una corretta colonizzazione della microflora intestinale e vaginale. Recenti studi e prove hanno anche consistentemente dimostrato il potenziale del microbiota nella modulazione della salute ossea, con risultati promettenti nella gestione dell’osteoporosi.


Menopausa: una questione recente

All'alba dell'umanità la menopausa non era prevista. Raggiungere i 35 anni di età era un evento raro e l'aspettativa di vita di una donna era comunque di 48 anni all'inizio del Novecento. E' in questo ultimo secolo che ci confrontiamo con la necessità di attraversare la menopausa in salute, tenendo conto del suo ruolo nel processo di invecchiamento generale e occupandoci attivamente di prevenzione primaria, per garantirci una qualità della vita elevata a fronte di un'aspettativa di vita sempre più lunga. Troppo spesso in studio ascolto storie di rassegnazione o vedo le conseguenze di una mancata prevenzione. In questo articolo ho voluto abbozzare l'idea di cosa si possa fare in modo efficace con i rimedi naturali, che andranno poi sempre adattati e calibrati in base alle esigenze specifiche della persona.


Se vuoi saperne di più e capire quali rimedi siano più adatti al tuo caso, contattami.


Bibliografia:

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  • A Systems Biology Approach Investigating the Effect of Probiotics on the Vaginal Microbiome and Host Responses in a Double Blind, Placebo-Controlled Clinical Trial of Post-Menopausal Women, Jordan E. Bisanz, Shannon Seney, Amy McMillan, Rebecca Vongsa, David Koenig, LungFai Wong, Barbara Dvoracek, Gregory B. Gloor, Mark Sumarah, Brenda Ford, Dorli Herman, Jeremy P. Burton, and Gregor Reid, PLoS One. 2014; 9(8): e104511.

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  • Conoscere la menopausa, Francesco Saverio Pansini, Natural1, settembre 2014

Disclaimer: questo articolo è stato scritto a scopo informativo e non deve sostituire la consulenza medica o il trattamento prescritto dal proprio medico curante. L'autore declina qualsiasi responsabilità per eventuali conseguenze negative derivanti dall'uso delle informazioni contenute in questo articolo. Si consiglia di parlare sempre con un medico o un esperto del settore prima di iniziare qualsiasi trattamento naturopatico o di integrare i trattamenti naturopatici con qualsiasi terapia medica prescritta.

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